Kampuchea Krom era il territorio più meridionale dell'Impero Khmer. Un tempo conosciute come Cochin Cina, ora si trova nella parte sud-occidentale del Vietnam, che copre una superficie di 89 mila chilometri quadrati. La Cambogia si trova al nord, il Golfo del Siam ad ovest, il Mar Cinese meridionale a sud e i territori champa a nord-est. Prey Nokor, poi Saigon o Ho Chi Minh City, fu una delle più importanti città commerciali in Kampuchea Krom.
Nonostante i suoi legami regionali e stretti rapporti con le persone che hanno vissuto in Cambogia, il territorio di Khmer Krom fu annesso al VietNam nel 1949, anziché alla Cambogia. Come risultato, il popolo Khmer Krom è visto come Khmer in VietNam e in Cambogia come vietnamita. Inoltre, durante la Presidenza di Ngo Dinh Diem (tra il 1955 e il 1963), tutti i nomi dei Khmer furono cambiati in vietnamiti e ciò alterò significativamente l'identità Khmer. Il VietNam, fino ad oggi, non riconosce il popolo Khmer Krom come un popolo indigeno del Delta del Mekong.
Per lungo tempo, i Khmer Krom hanno subito una grande persecuzione religiosa, una discriminazione etnica e politiche governative abusive che hanno sottomesso le loro terre ancestrali. Il popolo Khmer vuole il rispetto dei suoi diritti sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite non Rappresentate (UNN) supporta il popolo Khmer Krom nella sua pacifica ricerca per l'adempimento dei suoi diritti. La UNN ritiene che è imperativo che il tema di un accordo per le terre rivendicate dai Khmer sia un punto molto importante nell'agenda politica; inoltre, la UNN stima necessaria una maggiore attenzione alla persecuzione religiosa, alla violenza e alla repressione linguistica.
Una delle organizzazioni più importanti della regione è la Federazione di Khmer Kampuchea Krom (KKF) che rappresenta più di 8 milioni di Khmer Krom in tutto il mondo. Essi cercano, attraverso metodi non violenti, il riconoscimento dei diritti del popolo indigeno in Kampuhea-Krom, conformemente alle convenzioni internazionali.
I Khmer Krom sarebbero d'accordo a diventare uno stato indipendente; ma capiscono che, tenendo conto della realtà internazionale contemporanea, la soluzione migliore sarebbe, per il momento, l’autodeterminazione, come un autogoverno proprio, con il sostegno della comunità internazionale.