Lo stato di Palestina confina con Israele, Giordania, Egitto e la sponda sudorientale del Mediterraneo. Il 15 novembre 1988, il Consiglio Nazionale dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) ha adottato la Dichiarazione di Indipendenza della Palestina unilateralmente, rivendicando i territori palestinesi definiti dai confini preesistenti alla guerra di Israele contro varie nazioni arabe nel 1967, essendo Gerusalemme la sua capitale.


Nel 1994, secondo agli accordi di Oslo tra il Consiglio Nazionale della OLP e il Governo di Israele, fu stabilita l’Autorità Nazionale Palestinese come un’entità amministrativa transitoria dei territori palestinesi. Il 31 ottobre 2011, lo Stato della Palestina fu ammesso come membro numero 195 della UNESCO. Il 29 novembre 2012 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) ha adottato la Risoluzione 67/19 in virtù della quale concesse allo Stato della Palestina la condizione di "Stato osservatore non membro dell'organizzazione", ribadendo anche il diritto dei cittadini sui loro territori palestinesi entro i confini definiti prima della Guerra di Israele contro le nazioni arabe nel 1967.
La forma di governo dello Stato di Palestina è la democrazia parlamentare, presieduto da Mahmoud Abbas.